Aug 24, 2009

Amore nella vecchiaia

"Non faccio tanto come essere cresciuta", Akhila ha detto a me sopra una bicchiera di qualcosa nella tonalità scura e scura di grande albero di bo: un albero di bo enorme e silenzioso come una chiesa.

(Albero di bo, pensa appena!)

"Perche -- anche se la mia madre (chi ora ha 57 anni) dice a me 'che desidero avevo conosciuto alla tua età che cosa conosci a la tua' -- la verità è che questa conoscenza -- è una... tragedia . La verità è, il mio vecchio amico, che la saggezza prematura è… amara..."

"Sì, è utile conoscere con chiarezza perfetta appena che cosa motiva tutto intorno me... e così come premere i loro tasti… e così come maneggiarli efficientemente nel fare che cosa voglio... il me rende efficace allo sguardo di affari… guarda: la mia casa tutto pagata prima de eta di 32 anni… E sì, è buono da sapere per non attendersi dalla gente qualche cosa più di tanto -- da se conservare così tanto disappunto non intrattenendo le aspettative sciocche…

"Ma, è -- deludendo, dopo tutto, suppongo -- noioso -- con acuto -- per sapere che la gente è tali creature semplici; che tutto nella vita è così -- prevedibile; così -- non-romantico; così -- meccanico; così -- mercenario… tutti di esso… Che tutto è appena come tutto altrimenti… quel tutti vogliono le stesse cose… e che si può fidarsi di nessuno affatto e mai mai sperano affinchè chiunque li sorprendano…"

"Quando ora penso a questo proposito, realizzo appena quanto non lo gradico: ci è una parte di me quale desidera non ho conosciuto; una parte di me quale desidera de essere sorpresa, a occhi spalancati, stupida. Voglio credere che la vita sia un mistero. Voglio essere nell'amore -- sì, suppongo che voglio essere nell'amore -- quale è, alla mia mente, ad una sensibilità del darsi a qualche cosa di più grande e migliore di me… di credere nella bontà e nell'amicizia e -- pozzo! -- amore."

"Ma, naturalmente, tutto questo è impossibile; alla nostra età sappiamo più meglio... abbiamo la conoscenza perfetta... la visione perfetta... abbiamo illusione -- zero."

*

Le parole della signora Akhila non me sorprendono.

Anche loro sono prevedibili: sono parole del medio evo.

Joe Campbell ha detto la stessa cosa: "quando avete quaranta anni, conoscete che cosa una persona sta andando dire prima che la apra la sua bocca; conoscete tutto; tutto lo incontrate avete incontrato già in un'apparenza differente… tutto qualcun'altro dica avete sentito… siete pronto per -- un intero nuovo filme."

E, naturalmente, questa è stata la mia esperienza, ugualmente: lo stesso-vecchio; stessi-vecchi; ancora e ancora e ancora.

E sono io, come Akhila, stanco ed annoiato di esso.

La differenza è che Joe Campbell ha avuto 52 anni quando lui pronunciato quelle parole; ed io o avuto quaranta quando le ho capite; ma Akhila ha… trentadue! Come terribile deve dovere essere disillusa alla sua età.

Io, alla sua età, ero ancora abbastanza stupido da cadere nell'amore -- per che cosa sarà, certamente spero, l'ultima volta.

*

Ci sono, dico a lei, due sensi di affare con il problema.

Il primo non è di diventare cinico.

Cinico, pensano i miei amici, è non credere chiunque che ci incontriamo; ammettere loro assolutamente il più male; ed allora soltanto attendendere per vedere quanto abbiamo raggione nella nostra valutazione iniziale; aspettanderli per rivelarsi de essere appena che cosa abbiamo pensato che erano in primo luogo.

Ma quello non è corretto; quello non è il significato allineare dell'essere cinico. Quello soltanto sta essendo realistico, pratico, allineare alla nostra conoscenza di natura allineare della gente e del mondo. La gente è difettoso; la gente è merde assolute.

Questo è la propria verità del dio.

È un fatto di vita.

Ma essere cinico non è conoscerla, ma è accosentiree da essere come loro.

Che è la unica cosa che non dobbiamo fare. Soltanto perché X è una merda, perché dovrei io essere lo stesso? Se X viene a mancare come amico, perché dovrei io venir a mancare? Il mondo è una cosa de merda, certamente; ma quello non significa che anche io dovrei la essere.

Così i miei amici possono contare su me anche se io non posso -- e non faccia -- contare su loro. Sono merde; merde quadrati, spesso; ma io -- io sono un cavaliere nobile, in armatura brillante, su un cavallo bianco.

Nessuno lo interferiranno mai che sono una merda.

*

Ed il secondo senso di affare -- e probabilmente il migliore -- poche preoccupazioni per i rapporti ed il carattere tra persone in esso, certamente pochi disappunti -- è interessarsi all'arte.

Ogni tecnica artistica -- se sta tessendo, o terraglie, o pintura, o la metallurgia -- è un genere di lotta contra le limitazioni tecnologiche del mezzo; all'interno di ciascuno ci sono numerosi racconti storici dei progetti di ricerca multigenerazionale dirette al raggiungimento di un risultato particolare. Nella pintura, questa può essere la lotta per rappresentare lo spazio tridimensionale su una superficie piana; o per rappresentare la superficie stessa-- vetro di luccichio, pelliccia lanuginosa, stoppia; in terraglie cinesi, tali progetti hanno compreso la ricerca per il colore di sangue de boeuf; o per il crackle perfetto del celadon.

A seguito di questi progetti di ricerca è intellettuale affascinante; ma la loro obiettivo è sempre fresca e nuova: lontano è rimossa dal usuale lo stesso-vecchio-stessi-vecchi; quale è perché gli artisti le hanno seguite in primo luogo, io suppongo. Anche loro hanno trovato il ciclo infinito della seduzione e del tradimento doloroso; estremamente doloroso. Anche loro hanno provato fugare della mancanza di speranza di vita... e ringraziamenti a loro ora anche noi possiamo fugare, quanto seguiamo i loro percorsi.

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